gli status che non ho messo
senza far torto a nessuno - almeno spero - volevo "condividere" con voi alcune delle cose belle - di quelle condivisibili e non "personalissime" - che, passato un pò di tempo, mi sono "arrivate" in posta...
...il senso di certe cose dovrebbe essere anche "restituire" il bene che si riceve - per metterlo in circolo, in un mondo e in un tempo in cui pare che in circolo ci sia "la parte peggiore" delle persone...
Nel dire "grazie" - semplicemente ma dal cuore - a ciascuno - credo che in queste poche frasi ci sia qualcosa di davvero utile a molti, in molti momenti della propria vita.
Nel dire grazie per avere ricevuto tanto, nella bella compagnia di affetti veri e sinceri, mi auguro di poter "rendere" almeno qualcosa, almeno a qualcuno...
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"la sofferenza crea dipendenza... e l'amore a volte snatura le persone..."
È tutto qui, “decidi quello che vuoi fare e fallo” – solo che non so se sia più difficile decidere quello che si vuole fare davvero, o farlo…
Sai perché confondiamo gli amici con i nemici? Perché ne abbiamo bisogno nel momento del bisogno. E gli amici sono quelli che spesso, dato che ti vogliono bene davvero, ti dicono cose che non vorresti sentire, che mettono in discussione per il tuo bene il tuo modo di vedere le cose – perché tu ci sei dentro e non sei lucido – mentre i nemici, beh, ti coccolano, ti consolano, ti danno sempre ragione… diventano le tue anime affini… e sono quelli che poi hanno sempre altri fini e ti pugnalano alle spalle…
L’amore logora chi non ce l’ha… che ci vuoi fare…
Chi davvero vuole la verità, non parla mai con una persona sola, ma sempre con entrambi.
Chi parla solo con una persona è spesso un falso amico. Spesso falso amico proprio della persona con cui parla. Perché non gli importa niente di capire e aiutarla davvero…
…ci circondiamo di chi la pensa come noi, per proiettare che tutto il mondo sia esattamente come noi… e da quel caos tutto uguale ai nostri pensieri… restiamo ed usciamo ancora più soli e sempre più vuoti…
"La gente ti giudica quando da TE non ottiene ciò che vuole" - e ti condanna quando non sa mettere in discussione se stessa...
...se TU hai amato davvero... per la persona che hai amato la cosa più stupida del mondo da fare è vedere te come suo nemico... è come non aver capito niente di te come persona... ma non puoi impedire alla mente di offuscarsi...
…è una questione di invidia. Non per ciò che si ha. Nella vita c’è sempre qualcuno che avrà qualcosa in più o di diverso da te. E spesso chiamiamo banalmente invidia, quella dell’avere. No. È l’invidia per ciò che sei, per ciò che pensi, per i tuoi occhi puliti, per ciò per cui lotti e per il modo con cui lo fai. Quello che pensi, come lo dici, come lo vivi. L’intelligenza, il gusto, le passioni, l’indipendenza autentica, la tua storia straordinaria. Tutte cose che non si possono comprare… e nella vita c’è sempre qualcuno che cerca di distruggere il bello che non può avere…
Ciascuno si racconta le proprie verità. Spesso se non lo fa col cuore ma con la ragione, la propria verità si adatta perfettamente ai propri alibi. Lo fa per sentirsi al sicuro, per curare le proprie ferite, per darsi forza, per non affrontare la solitudine… ma alla fine che ti importa? Tu sai che per quanto la si possa raccontare diversamente, la verità resta dentro di noi… e continua a bruciare…
…non ti devi mai preoccupare di quello che si dice e si fa… è un modo per buttare fuori e provocare, anche reazioni, su un tuo territorio… preoccupati dei tuoi silenzi, di ciò che non dici… perché significa che stai cominciando a ucciderli dentro…
Tu che sai la differenza… sii differente…
Chi cerca di riempirsi di cose, chi cerca cose, chi misura la vita nelle cose. Chi legge gli scontrini, chi cerca la marca, chi vive le solite strade, chi vede gli altri come una vetrina da cui attingere stili… non è che non abbia niente “fuori” ma non ha niente “dentro”… e hai voglia a riempire armadi, e case e portafogli e borse… quel vuoto è vorace!
Le persone “vere”, vedono e pesano come stai non da quello che dici ma da come lo dici, non da quello che “fai” ma dai tuoi “comportamenti concreti”… e alla fine le differenze emergono… da sole…
Nella vita puoi anche arrivare momentaneamente a scegliere (ma lo devi scegliere sempre tu!) di farti mancare di rispetto e di “giocarti” la tua dignità… ma non puoi mai mettere in discussione la tua storia… quella non è un bene disponibile… quella è sacra… dentro, ci sono le tue ferite, le tue lotte, i tuoi valori, i tuoi amori, i tuoi sentimenti, e tutti coloro che ci sono stati, i sorrisi, le lacrime e le parole dette e i silenzi vissuti… e tu hai solo una scelta: rispettarla e difenderla. E non consentire mai a nessuno di offenderla…
Chi si circonda di “non posso”, di falsi sensi dell’apparente “dovere”, di ragioni sempre più grandi e alte per fare o non fare… è ancora quel bambino che ha paura di andare in bicicletta senza rotelle… solo che non potendolo dire… da la colpa alla bici, alla strada, al papà che non lo aiuta… è solo correndo il rischio ed accettando la sfida del cadere, che si impara ad andare in bici… che non lo sai ora che si padre? ;-)
…ma posso farti una domanda seria? Ma di che parliamo?
Nella vita in pochi momenti ti devi fermare e devi scegliere.
E nello scegliere prendi tutto e lo metti da parte.
Se i sentimenti contano, li fai vincere.
Se perdono, è perché altro contava di più.
tu appartieni ai pochi rimasti, ai pochi coraggiosi che lottano ancora per un sogno, a quelli che hanno il cuore grande e l'animo nobile, a quelli che non hanno paura di provarci, di sporcarsi le mani, di crederci ancora, sei speciale mik, non lasciare che la banalità del silenzio e di soluzioni ovvie scelga per te....
passa tutto… passa anche un brivido… passa anche un dolore… sei solo tu che puoi scegliere che ci sia qualcosa che non passa… e hai il dovere verso te stesso che tu scelga che sia tu a non passare…
…alla fine ricorda che sei la seconda persona più importante della tua vita. Molti hanno la sfortuna di essere “la seconda” perché dipendono dall’affetto del partner e si annullano. I più hanno la sfortuna di essere “la prima” persona della propria vita. E si perdono nell’egocentrismo e nell’autoreferenzialità dei propri pensieri. Ed esistono solo loro. Con un ego che li porta a pensare e credere che tutti stiano lì a pensare a loro. Tu hai la fortuna di essere “il secondo”. E hai la grande chance di relativizzare tutto. Di avere “un’ancora” che possa darti la vera misura di cosa sia un sentimento, un dolore, cosa abbia senso, e dare a tutto un suo equilibrio…
"...se sei nato senza il bisogno si suonare il piano, senza il bisogno di guardare, sentire e toccare, - non puoi fare nulla - non si può imparare il gusto - e la cosa più bella del mondo - non si può comprarla...”
"perché il mondo, il quale non crede mai che chi non cede abbia il torto, condanna alla fine se, ed assolve noi. Onde avviene, cosa assai nota, che i deboli vivono a volontà del mondo, e i forti a volontà loro. (Leopardi, Pensieri, XLV)"
[nota in progressivo aggiornamento ;-)]