Valzer e tarantelle... (10 giugno 2009)
La settimana dei “lunghi coltelli” sembra proprio che sia cominciata ieri sera a Santa Lucia – per poi scatenarsi oggi, ciascuno nel suo microcosmo di personalismo... Angela Cortese dà la sua colpa della sconfitta alla politica di Nicolais. Lo fa sulla stampa (dopo) non prima di averci pensato sul suo stato in FB "Grandissima delusione e grande dolore nel consegnare OTTO anni di onorato lavoro alla destra. Sono indignata della nostra campagna elettorale per le provinciali. Per proclamare la DISCONTINUITA' non una parola sugli anni di buongoverno della Provincia. Nicolais ci hai massacrato e sei entrato anche tu nel tritacarne!!!" E in un’altra bacheca – quella di Nicolais – Le viene risposto – credo abbastanza sia civilmente che “politicamente” da Valeria Alinovi: Cioè, spiegatemi: 2 MESI, meno!, di CAMPAGNA TRITACARNE sarebbero + POTENTI di OTTO ANNI DI ONORATO LAVORO???? E chi è, Santo Silvio? E se lo è, perché non ha avuto un plebiscito? Possibile che la COLPA E' SEMPRE DEGLI ALTRI, ingiusti cattivi e ingrati, e mai DI SE STESSI? Quando ti impegni forte in una cosa e questa cosa va male, o non abbastanza bene, o non come tu ti sei impegnato e sforzato e sacrificato affinché andasse in quel certo modo non è NATURALE interrogarsi: dove ho sbagliato? cosa non ho compreso? potevo fare di più, di meno? Come potrò modificare il mio comportamento la prossima volta, per raggiungere un risultato più soddisfacente per me? Ma certo questo è il costume dell'analisi, della ricerca: ha bisogno di tempi lunghi, ed è un percorso carico di rischi!
Chi ci “respira” un po’ dippiù in questo “partito” [che giocando con le parole ha un vero e solo problema... essere partito si, ma mai arrivato...] deve ammettere che non si può dare torto a nessuno di tutti e due.
Gino Nicolais per qualche annetto – ha scordato di essere “entrato in politica” grazie ad Antonio Bassolino – che lo ha nominato Assessore... e poi, diventato ministro, da Roma, ha ben pensato di avere un ruolo di demolitore. Il PD stesso, adesso, e L’Ulivo forse prima, hanno scordato che se in questo Paese c’è stato un Centro Sinistra – che TUTTE le sacrosante volte che si è presentato unito ha SEMPRE VINTO – è perché il laboratorio che ha creato tutto questo è stata questa Regione. Tutte le volte che la politica di Roma ha sfasciato “sul nazionale” – qui si è operato per ricomporre. Questa è storia – e non la storiella di una settimana o di un mese di campagna elettorale... sono quindici anni di storia – della nostra storia- di tutti quanti NOI.
Velardi vs. D’Alema? O il contrario? Boh... quand’è che è cominciata? Ma Claudio Velardi non era il “consigliere politico del presidente del consiglio”... tale Massimo D’Alema? E Claudio Velardi non è lo stesso che – ma la mia memoria sarà fallace, mi rendo conto, ma meno di quella di questo partito e di questo paese! – venne a Napoli – a venti giorni dal voto – a dare una mano irripetibile e fondamentale a tale Antonio Bassolino – che allora da “semplice” deputato accettò con la lungimiranza di sempre e con la forza che ha dimostrato in maniera straordinaria alla Mostra d’Oltremare il 5 giugno (per chi lo ha sentito vi prego di ricordare quello che ha detto e COME lo ha detto!) – il difficilissimo ruolo di candidato a sindaco contro la Mussolini... per chi non lo ricorda – e sono in molti mi pare - contro altri 3 candidati del centro-sinistra – uno dei quali – mi pare – ha fatto ultimamente il vice-sindaco di questa città... Cosa vuole fare oggi Velardi? Il Di Pietro del PD? Mah...
Ma la mia memoria è sfuggevole...
SE vogliamo fare il solito “valzer” facciamolo... ma per quanto Napoli sia stata anche asburgica, ci resta poco più di una sana autoctona “tarantella”. SE vogliamo deciderci a fare una seria analisi politica... riscopriamo di essere la città che ha il “più bel teatro storico del mondo” (il San Carlo – come lo ha definito Muti ndr) e ricordiamoci di aver scritto la musica da queste parti... e che forse i vari Apicella si addicono ad altri... e cominciamo a fare le persone serie.
Quelle persone serie che abbiamo dimostrato di saper essere in momenti tragici di questa città – quando l’ultima giunta socialista – chi se la ricorda? – voleva dichiarare il dissesto finanziario – quella appoggiata dai Pomicino, dai De Lorenzo, dai Di Donato – questi signori riapparsi all’improvviso a “dare una mano” a Cesaro-Presidente – e noi, i ragazzi e le ragazze dell’ex-pantera – ad occupare il consiglio comunale per evitare un atto che avrebbe ucciso per anni questa città!
E allora non perdiamola questa memoria – perché è da qui che dobbiamo ripartire. Perché se si sceglie di ripartire dal “Nicolais impiccato” – dal “Bassolino a casa” non solo non andiamo da nessuna parte – ma sarà la nostra storia ad essere rinnegata. E allora...
E allora vediamo come sono andate DAVVERO le cose: - Se vediamo i singoli collegi scopriamo chiaramente chi ha appoggiato Cesaro – comune per comune – scegliendo di” farsi notare” appoggiando una lista “a lui collegata” per far pesare nella conta i “propri voti” – e IO alla DIA non ho nulla da insegnare... - Se vediamo la provincia – e i singoli comuni – la colpa è di tutti: chi ha amministrato si è occupato poco e male delle zone non metropolitane – chi ha fatto la campagna elettorale lì c’è andato poco e ha sottovalutato molto – chi soprattutto ha avuto incarichi di controllo e vigilanza di appalti, accordi, contratti, banalmente ha scelto di “non controllare”...
Vogliamo parlare delle Europee? Parliamoci altrettanto chiaramente allora – se abbiamo il coraggio di farlo. Dal nord-est alla Sicilia NON VINCONO i capolista scelti da Roma. Vince chi sul territorio è davvero radicato e visibile.. e se De Castro, Berlinguer, Cofferati vincono è solo all’ultimo momento (ovvero “nell’ultima settimana”) grazie o nonostante quello che Gaber definiva “il Grande Partito”... e lo sappiamo tutti – e non dobbiamo dirci proprio nulla dippiù... Vincono – davvero vincono – Sassoli perché è “uno pulito” e Silvia Costa perché “è una brava persona” che vince nonostante tutto... Vincono la Serracchiani – nonostante il partito – e vincono i Crocetta e la Borsellino in Sicilia – e davvero, non c’è niente da aggiungere su questo voto... Vincono al sud Andrea Cozzolino e Gianni Pittella – che sono “un pezzo” di questa storia recente del partito si, ma sono anche quelli che hanno lavorato sempre su questo territorio... e la gente li riconosce...
Queste sono le vere vittorie che ci devono piacere! Queste sono le nostre vere vittorie – quelle che dobbiamo rivendicare – dicendo che noi siamo quelli che candidano e che fanno vincere queste persone qui! In queste elezioni in cui – e lo dico chiaramente – per la prima volta – dietro “enormi questioni politiche” non sono scesi in campo in prima persona né Bersani, né D’Alema, né Franceschini, né Veltroni... perché non hanno avuto il coraggio di perdere! E io invece questo coraggio lo rivendico.
Il coraggio di esserci nonostante tutto. Il coraggio del fare le cose anche quando non sono popolari. Il coraggio di amministrare – di non sottrarsi alle domande - di affrontare la gente – di metterci la faccia – di chiedere un voto – di scendere in piazza e in campo ogni volta che ci sia una partita da giocare.
Ecco – questo è il partito che voglio – il mio partito democratico – fatto di persone che hanno il coraggio di avere coraggio sul serio – e che ha la sua forza nei moltissimi giovani che con un lavoro eccezionale in ogni campagna – anche la più infima – senza nessun compenso – sono lì a difendere ogni singolo voto, a metterci la faccia e il corpo anche in sezioni “difficili”- a telefonare a proprie spese dai propri cellulari per comunicare i risultati in tempo reale!
Questo è il partito dalle mille anime – dalle diecimila discussioni – dalle centomila sezioni... e dai milioni di italiani che vogliono un’Italia diversa. Ecco a noi manca davvero quello che “dall’altra parte” hanno: noi abbiamo le tesi e le antitesi, sino alla noia ed allo sfinimento... a loro questo manca... loro hanno solo la sintesi ... unica – che però a noi manca.
Se loro si scelgono i candidati – e lo dichiarano – tra triunviri – in cosa siamo diversi noi – che facciamo le primarie e poi non ne teniamo conto? Perché milioni di persone dovrebbero ancora una volta venire a scegliere nei nostri gazebo persone che non verranno scelte mai?
Ora – la scusa buona ce l’abbiamo tutti – con le dimissioni inevitabili di Andrea Cozzolino – e con la posizione di D’Alema su Velardi – si avvia un bel rimpasto di Giunta in Regione.
Vogliamo andare al solito “scontro tra le componenti”? va benissimo – solo che le persone – stavolta – non ci seguiranno più! ...anzi, con il cuore molto stretto... con loro...ci sarò anche io.
Se invece per una volta prevarrà il “mio partito democratico” e il coraggio che citavo prima – allora questa veramente sarà l’occasione per un grande e rinnovato patto con tutta la parte “migliore” di questa regione... cui tutti, anche “chi non ce l’aspettiamo”, darà una mano costruttiva e un valido contributo.
A me non spetta scegliere... ma competerà scegliere se ed a cosa partecipare!