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Michele Di Salvo
19 Nov

Rapporto Italia 4 - QUARS (Qualità Regionale dello Sviluppo) - la fotografia dell'Italia reale

Pubblicato da micheledisalvo  - Tags:  Campania, Documenti, Italia, Politica, Standard, Regione Campania, sud

È stato di recente pubblicato l’ottavo rapporto QUARS (Qualità Regionale dello Sviluppo). L’obiettivo è quello di mettere a confronto il livello di benessere delle regioni italiane e di individuarne criticità e punti di forza dei singoli territori, in modo tale da delineare possibili diverse scelte nella spesa e nelle politiche pubbliche. Il QUARS è un “indicatore economico”, forse tra i meno conosciuti, ma certamente tra i più efficaci a rappresentare, concretamente e se vogliamo anche graficamente, la realtà della qualità della vita di un determinato territorio, e quindi dei suoi abitanti. Anche se ancora oggi usiamo soprattutto il PIL come indicatore, dobbiamo considerare non solo che lo stesso è inadeguato a rappresentare un sistema nel suo complesso, ma dobbiamo ricordare che la sua affermazione come cartina di tornasole per lo sviluppo di un paese risale al secondo dopoguerra, un momento storico in cui una crescita economica senza precedenti si traduceva in un aumento significativo degli standard di vita della popolazione e il PIL sembrava dare la misura di un livello di benessere crescente. Circa 20 anni fa fu il premio nobel Amartya Sen a presentare l’Indice di Sviluppo Umano, che sanciva l’era della multidimensionalità dello sviluppo, come momento di sintesi della ricerca di un indicatore utile non solo a determinare una misura per il benessere, ma considerasse anche lo sviluppo, il progresso e la loro sostenibilità. E questo, anche considerando il fatto che non tutte le misure e le “grandezze” potevano essere “monetizzate”, ovvero espresse in un valore di ricchezza monetaria (come invece in maniera mediatica funziona il PIL).

In quest’ottica di ridefinizione degli indicatori da utilizzare per indirizzare e monitorare le politiche sociali ed economiche, si inquadra l’elaborazione del QUARS, che è appunto un indicatore composito che misura la qualità dello sviluppo delle regioni italiane. Il vantaggio di questo indicatore è non solo quello di dare una “misura” ma anche di offrire una “rappresentazione” quasi geografica dei parametri di grandezza, offrendo uno strumento che permetta di monitorare le politiche e rielaborare le priorità. Non si può ignorare che la scelta degli indicatori sia propedeutica all’impostazione delle politiche pubbliche per raggiungere un determinato livello di sviluppo, e declinare il concetto di benessere.

I risultati costruiti secondo la metodologia del QUARS non consentono di effettuare comparazioni assolute fra le regioni, ma solo comparazioni relative ad alcune dimensioni principali. Nello specifico il rapporto appena pubblicato identifica queste sette “grandezze”: 1 - Ambiente: valutazione dell’impatto ambientale che deriva dalle forme di produzione, distribuzione, consumo e buone prassi intraprese per mitigarne gli effetti negativi. 2 - Economia e Lavoro: condizioni lavorative e di reddito garantite dal sistema economico e dalle politiche redistributive eventualmente messe in atto. 3 - Diritti e Cittadinanza: servizi ed inclusione sociale di giovani, anziani, persone svantaggiate e migranti. 4 - Pari opportunità: assenza di barriere basate sul genere alla partecipazione alla vita economica, politica e sociale. 5 - Istruzione e Cultura: partecipazione al sistema scolastico, qualità del servizio, istruzione della popolazione, domanda e offerta culturale. 6 - Salute: qualità ed efficienza del servizio, prossimità, prevenzione, salute generale della popolazione. 7 - Partecipazione: partecipazione politica e sociale dei cittadini. E queste sono le principali “rappresentazioni grafiche” dei risultati ottenuti

Da una lettura dettagliata dei dati, QUARS ribadisce quanto sia necessario intervenire nei territori del mezzogiorno per migliorare il livello di benessere e sostenibilità. Puglia, Calabria, Sicilia e Campania, presentano valori al di sotto della media in tutte le dimensioni del QUARS, risultato che ormai si conferma da tempo, andando così ad occupare, nell’ordine, le ultime quattro posizioni dell’indice. Su 41 indicatori utilizzati per la costruzione del QUARS 2010 sono pochissimi i casi in cui queste regioni mostrano delle performance positive nel panorama italiano.

Cliccando qui le tabelle quars 2010 sintetiche della "Italia reale".

Qui il rapporto integrale Rapporto QUARS 2010.

[per un quadro più completo leggi anche "rapporto Italia"]

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