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Michele Di Salvo
19 Sep

Qualche volta succede - ovvero la mafia e la rete

Pubblicato da micheledisalvo  - Tags:  Ascom, Attualità, Bagaglino Resort, CommerFidi, costa smeralda, Favara, Giuseppe Conti, Reggiana, Reggio Emilia

Eh si, qualche volta succede. Succede che mentre stai lavorando su altro, e sei concentrato su altre storie, ti arriva una mail. Succede che forse per quello che hai scritto, o piuttosto per come lo hai scritto, le persone ti “riconoscono” e scelgono di scriverti e di raccontarti le cose. Questa è una piccola cosa, ma una grande storia che va raccontata.

La storia è quella di un imprenditore sconosciuto di Scicli che vive a Torino, ha uffici a Milano, e vuole comprare una squadra di calcio a Reggio Emilia. È la storia, devo dire abbastanza triste, ma altrettanto comune, di molti che non fanno sino infondo il proprio lavoro. La Reggiana si sa che è in cattive acque, lo stadio in curatela fallimentare, e spesso di fronte al “salvatore” con una pioggia di denaro… si chiude un occhio. Maria – chiamiamola così – mi scrive, e mi racconta molte cose. Molte “non ci stanno”, ma in sé la cosa tiene, e tiene in maniera inquietante.

Giuseppe Conti è un semi-dio. Crea dal nulla una discoteca a sette piste, direte voi al centro di Milano? No. In un piccolo paese del ragusano! La più grande d’Italia, vent’anni fa. Costui è “imparentato” con Sergio Magro – presidente dell’ASCOM di Ragusa e nel settore alberghi e ristorazione anche lui. Attraverso la CommerFidi riceve una serie di vantaggiosi prestiti – parrebbe – ma si trasferisce a Torino, dove anche attraverso la Gastone Immobiliare, rileva dal fallimento il Bagaglino Resort in Costa Smeralda. I suoi amministratori dovevano essere proprio pessimi visto che il Conti in sei anni quintuplica il quasi fallito Bagaglino e lo trasforma in una quasi catena.

I casi della vita vogliono che a Favara nei pressi del resort nel deserto creato a Conti, venga arrestato il latitante Gerladino Messina che stranamente latita ad di fuori del suo mandamento, che è Caltanissetta… eh vabbè, era in vacanza!

Nella relazione della commissione parlamentare antimafia si parla di rapporti sugli appalti vinti dalle cosche di Favara a Siena per la realizzazione dello stadio. E’ proprio il Monte dei Paschi a concedere un notevole prestito alla Commerfidi di Ragusa. E chi c’è nell’Ascom di Ragusa? Sergio Magro, presidente, Giuseppe Drago (ex presidente della Regione Sicilia figlio di Nino Drago amico di Salvo Lima) e Dibennardo Rosario (cognato del sindaco di Ragusa Nello Dipasquale PdL, nonché presidente di Federalberghi, e presidente di SOACO società aeroporto Comiso, in cui finanziatore del progetto al 70% è l'editore Ciancio (che praticamente ha le mani in pasta in tutta l'editoria siciliana) .

La Gazzetta di Reggio titola “Giuseppe Conti ai raggi X «Un imprenditore serio» Il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale: «Ha fatto fortuna con le discoteche» l’assessore Barone ha confidato all’amico Del Bue: «E’ una brava persona». …e prosegue… “Il sintetico commento del sindaco di Ragusa è uno dei tanti (sic!) giudizi positivi espressi da chi conosce Giuseppe Conti. Non siamo in presenza di un prenditore come amava dire Ildo Cigarini ma di un imprenditore che, per vari motivi, si è avvicinato alla Reggiana. L’assessore ragusano Francesco Barone ha fatto altrettanto esprimendo all’amico Mauro Del Bue un giudizio lusinghiero sulla persona e sulla sua famiglia.” Tanti giudizi positivi?

Nelle coincidenze dell’uomo che tocca un hotel e lo trasforma in oro, si scopre leggendo i verbali della commissione antimafia dei legami tra appalti per la ristrutturazione dello stadio di Siena e le imprese di Favara, legate ai clan. E torniamo al calcio. Quello in cui da presidente entri a contatto con i grandi del mercato. Pensate un Conti che tratta con la Juve e il Toro… della Torino in cui abita e in cui ha una immobiliare, o con il Milan e l’Inter di Milano, dove ha i suoi uffici, o con il Palermo di Zamparini animatore dei forconi in piena campagna elettorale, o con il Catania… Per farla breve costui vuole comprare la Reggiana …partendo dal rastrellare i debiti! Bel metodo…

Una volta divenuto unico creditore… si siede al tavolo e che fa? Compra lo Stadio dal curatore fallimentare… Lui stesso dice che della squadra non se ne importa. Non ha progetti, va bene che se ne occupi il precedente presidente… [io di un nuovo presidente che fa così non ho mai sentito parlare… ma si sa che non ne capisco di calcio!] Lui ha progetti per lo stadio, per la torre, i parcheggi, il merchandising! O forse anche per i crediti sportivi agevolati che può ottenere avendo una squadra di calcio.

Io sono di Napoli, una città pasionaria come poche su questi temi. E so bene che pressione possono esercitare i tifosi, anche nella direzione di “chiudere un occhio” purchè le cose vadano meglio. Forse per questo ci sono state poche domande e non troppi approfondimenti quando si è presentato uno con svariati milioni di euro (di questi tempi) sul piatto.

Io, forse in maniera semplicistica, ho alzato il telefono. Ho chiamato la segreteria del sindaco Delrio e ho “banalmente” chiesto che ne pensavano. Si, il comune non c’entra, non ha titoli, non è azionista, e la questione è privata. Ma dico io, è sempre un’impresa “sensibile” sul territorio.

Il sindaco ha preso le sue informazioni. Non entra e non può entrare nella trattativa. Ma pare che per informazioni incrociate – ufficiali e ufficiose – e che pare traccino un quadro – casualità, più o meno omonimie, e fatalità a parte – non molto difforme da quello abbozzato in queste poche righe. Parliamo di "contiguità ambientale". E io lo prendo come impegno quando mi viene detto che “certi investimenti e certe storie non sono gradite in città dall’amministrazione”…

Eh si, succede. Succede che alle volte i cittadini si interroghino e cerchino. E poi “si passano la voce”. E che quando le voci arrivano anche ad un’amministrazione che ti risponde al telefono, può succedere… che diventino fatti, e posizioni concrete. Io non lo so come andrà con la squadra ci calcio. È una questione tra privati. E né io né il sindaco ci entriamo. Ma io continuerò a documentare e scrivere questa storia. E non credo che quell’amministrazione darà una sola autorizzazione edilizia…

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M
Caro Luciano,<br /> questo è un Paese che è sempre stato governato "dividendolo".<br /> ponendo in conflitto province, regioni, popolazioni tra loro... per fare la fortuna e il potere piccolo-locale del politico di turno e non avviare mai davvero alcun genere di politica nazionale. Sia in termini culturali, di sviluppo, di integrazione, che di lotta alle mafie.<br /> Faceva comodo a tutti e fa ancora comodo a tutti uno scontro inutile e manipolante.<br /> Il sud rivendica il fatto che senza le casse del regno il Piemonte sarebbe fallito e la guerra di unità è stata solo guerra di conquista.<br /> Al nord industriale serviva un sud agricolo e braccianti e buon mercato.<br /> Il Nord guarda agli sprechi di fondi pubblici al sud, che risponde con "le aziende del nord hanno preso questi fondi e poi hanno chiuso portandosi via i macchinari" e sulle grandi opere pubbliche hanno speculato le aziende del nord che ne avevano gli appalti.<br /> E tutto questo dove ci porta? Oggi, nella nostra vita di tutti i giorni? <br /> A parlare del passato in chiave di scontro tra poveri e, dividendoci, a non poter attuare nessuna autentica politica comune.<br /> Perchè se fossimo davvero consapevoli di un modello di sviluppo unitario, i politicanti locali e le mafie di passaggio non potrebbero esistere.<br /> fatta questa prima premessa te ne aggiungo una seconda.<br /> Tu ti "risenti" perchè secondo te con il mio articolo avrei parlato male della tua terra - e credimi è un orgoglio che stimo.<br /> io non ho scritto questo articolo per "difendere la mia", ma mi rendo conto che nella dialettica cui siamo abituati questa declinazione appare "audace".<br /> Però ti dico anche che è troppo comodo non farsi domande sulla provenienza dei soldi.<br /> Certo, è difficile, e con la crisi anche di più.<br /> Ma l'unico antidoto ad ogni genere di infiltrazione è proprio sentire su di sé il peso morale di farsi domande.<br /> Troppo facile dire "c'è crisi, le carte erano a posto, non sono responsabile" e dire che "è un problema che viene dal sud".<br /> Scegliere di opporsi a certe logiche è difficile, pesante, duro, e richiede coraggio - e la base di tutto questo è il senso morale di andare a fondo e farsi domande e saper dire no, anche a un buon affare.<br /> Altrimenti... se ne è complici... chiamiamola "superficialità", ignoranza, o mancata vigilanza...<br /> Ma non è attaccando me che ci si lava la coscienza, nè dicendo che è "un problema del sud" che lo si risolve ovunque, anche in casa propria.
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L
Ciao,io invece trovo il tuo commento inappropriato e fuori luogo se mi permetti.Prima di tutto il fatto che le mafie siano presenti al nord e' certamente una verita',ma dicendo questo non svilisci certo la gente che vive qui ,piuttosto rendi l'idea di quanto le mafie ( tutte un regalo del meridione)siano un cancro inarrestabile.Tu accusi il malato di essersi cercato il virus??Credi che quando i camorristi vengono qui a investire i loro "sporchi" soldi lo facciano presentando il tesserino di affiliazione??Pensi che mentre comprano locali notturni,alberghi,terreni e quant'altro si presentino come tali?Io ti parlo della mia piccola esperienza...vendo case e ho a che fare con diversi costruttori che in questo periodo di crisi si presentano con incredibili fidejussioni da paesi del sud ,dove ci sono piu banche che abitanti...credi che la signora che comprera' casa, si immaginera' di essere connivente con la mafia e di avere appena pulito dei soldi?Al massimo si puo parlare di rapporto tra stato e mafia...poiche in effetti non si capisce se sia piu lo stato funzionale alla mafia e o il contrario. ma certamente non mi faccio venire a raccontare da te che al nord ci fa comodo avere mafiosi ,'ndranghetisti e camorristi!!Capisco che tu voglia difendere la tua gente e lo trovo giusto,tra l'altro adoro Napoli e tantissime citta' del sud,ma credo che bisogna guardare in faccia alla realta'.La serenita' ,che tu sbeffeggi,di un tifoso che esulta per un imprenditore che aiuta la sua squadra,rimarrebbe tale se non fosse per problemi che non dipendono certo da lui e di cui lui giustamente e per fortuna e' ignaro.
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I
[...] Category: Sport &#8212; Pietro @ 12:31 ; letto 2 volte Articolo tratto dal blog  &#8220;micheledisalvo.com&#8221; Eh si, qualche volta succede. Succede che mentre stai lavorando su altro, e sei concentrato su [...]
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F
Beh noi reggiani non siamo napoletani e tendiamo a non "chiusere un occhio" .a meno che il binomio politica affari di queste parti cioe' pd-coop non li chiuda tutti e due.
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M
Trovo il tuo commento inappropriato e fuoriluogo.<br /> In primis perchè se le mafie continuano a prosperare è proprio perchè hanno un nord che accetta e ricicla e usa i loro soldi.<br /> La Lombardia è la terza regione d'Italia per penetrazione della criminalità organizzata - per fare un esempio - e si insinua finanche nella Lega Nord - come i fatti recenti hanno dimostrato con chiarezza.<br /> La frase "noi reggiani non siamo napoletanti" legati al chiudere un occhio - denita in maniera razzista e decismanete semplicistica e qualunquista un retaggio per cui "i napoletani" e/o meridionali in generale lo farebbero. <br /> Non entro nel merito della realtà storica - per cui le mafie sono sopravvissute grazie ad altri fattori: i senatori del nord che chiesero a Mussolini di richiamare Mori, perchè la mafia garantiva il non sviluppo della Sicilia, le 'ndrine che hanno garantito per anni lo smaltimento dei rifiuti tossici delle industrie chimiche del nord, la camorra che ha coperto e garantito i voti della democrazia cristiana, e una sfilza enorme di casi e collusioni che con il territorio hanno poco a che fare.<br /> Sino all'apporto di capitali al nord - su cui si chiudono tutti e due gli occhi quotidianamente!<br /> Soldi che provengono dall'usura, dalle tangenti, dagli appalti truccati, dalla prostituzione, dal traffico di stupefacenti: ecco cosa c'è nei soldi che confluiscono nelle banche e nelle imprese del nord!<br /> Ma a parte questo, ti ricordo che io sono napoletano, e mentre tutti a reggio esultavano per questo nuovo facoltoso investirore il pezzo l'ho scritto io. Mentre "a reggio nessuno aveva fatto domande".<br /> Ora, mentre prima di commentare ti invito a studiare ed informarti, mi permetto di segnalarti questo servizio.<br /> http://vimeo.com/50669767<br /> Ti aggiungo però un dato di fatto.<br /> Le mafie si espandono laddove le istituzioni sono "meno preparate" a certi fenomeni, dove i giornalisti non hanno mai trattato di questi argomenti, e dove l'opinione pubblica è meno incline a fare domande e chiedere chiarezza... o vive di pregiudizi!
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