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Michele Di Salvo
25 Mar

La dura vita del deputato a 5 stelle

Pubblicato da micheledisalvo  - Tags:  Beppe Grillo, Camera, Casaleggio, finanziamento pubblico, m5s, Politica, Zaccagnini

StreamingTv5StelleOrmai è una saga, a puntate quotidiane, o la sceneggiatura di terz’ordine di una soap sudamericana anni settanta, ma proiettata tecnologicamente al futuro. In teoria sono deputati della Repubblica italiana, in realtà sono le comparse del reality creato da Grillo e Casaleggio per fare ascolti e incassi pubblicitari tramite la diretta streaming dal loro sito “la Cosa”; e in effetti ogni differente definizione appare quantomeno azzardata. I nostri figuranti non si vogliono chiamare onorevoli, e in effetti almeno in questo hanno un po’ di consapevolezza di sé, per quanto mi rifiuto categoricamente di chiamarli “cittadini a 5 stelle”, perché credo che nessuno sia cittadino a 4 o 3 stelle, e certamente non lo è chi ha il mito dei chip sottocutanei, propone le ampolle mestruali al posto degli assorbenti, falsifica i proprio curriculum, ha gravi problemi di coordinamento sintattico e vi discorrendo. Che poi il re dei fake (su twitter, facebook, youtube) parli di “schizzi di merda” e di finti utenti che commenterebbero sul suo blog, pagati da non si sa bene chi (perché una delle caratteristiche di Grillo è che sempre “gli altri” sono pagati nell’oscurità, mentre lui che non rendiconta nulla, è alla luce del sole… verrebbe da dire alla luce del sole della Costa Rica!), e quindi avviare una caccia alle streghe per cui “chi critica è al soldo dei poteri forti” anche questa è una storiella che francamente dovrebbe avere un po’ stufato! Grillo, se ne è capace, tiri fuori nomi e fatti o stia zitto. Ma anche questa è un’altra storia. Che fa sfondo ricorrente complottista alla drammatica e vuota realtà dei fatti.

Zaccagnini5Stelle

È di oggi la notizia che “Il Movimento 5 Stelle ha difficoltà a presentare in Parlamento i disegni di legge con le proprie proposte, per mancanze di esperti nel settore legislativo.” Lo racconta su Facebook Adriano Zaccagnini, il deputato di M5S incaricato di trovare il personale per il Gruppo alla Camera. “Non abbiamo il personale adeguato per espletare le nostre attività. In particolare la presentazione delle proposte di legge ci è stata difficile senza adeguato personale legislativo. Personale che gli altri partiti hanno.”

Se parlassimo di altri partiti Zaccagnini parlerebbe di “consulenze d’oro” e di spreco di denaro pubblico, quello che loro affermano di non volere e che non è necessario per svolgere attività politica. Già, loro hanno il web, decidono tutto collettivamente, hanno i migliori esperti del mondo che gli danno una mano e che scrivono le leggi per loro e loro le presentano. Peccato che le cose non stiano esattamente così. In barba alla nuova via tecnologica alle funzioni legislative, il deputato Zaccagnini scorda di far rilevare due circostanze: - la prima è che hanno tentato di depositare alcuni progetti di legge, che però la segreteria generale della Camera dei Deputati ha cassato perché tecnicamente irricevibili, dal momento che non erano scritte nei termini formali propri e tipici di una legge; - la seconda è che hanno provato a scrivere alcune leggi, dimenticando e non sapendo che “erano già esistenti e vigenti”. Questi due fatti si potrebbero commentari da soli, ma scendiamo nel merito.

“A noi spetta – spiega il parlamentare – un contributo di 4,2 milioni di euro.” Dimentica di aggiungere “al mese”, e non fa cenno alcuno a “tagli”, come da loro generico programma elettorale. Ma continua “ce lo decurteranno fino a farci rimanere con poco meno di 1 milione, se non assumiamo il nostro personale legislativo e amministrativo da due liste che alla Camera si chiamano ‘Allegato A’ e ‘Allegato B’ della Delibera 2012.” Quindi chiarendo, non sono soldi che spettano “a nessuno”, ma vincolati al lavoro ed a funzioni specifiche; scopriamo anche che il M5S non vuole “eliminare” questa spesa, ma solo “assumere chi vuole” al di là di competenze specifiche ed estremamente tecniche. “Roba da pazzi. Senza alcun Concorso Pubblico – prosegue Zaccagnini – ma con l’amicizia dei politici, da anni persone di infima provenienza sono state mescolate ad altre di grande professionalita’ in queste due liste. Nell’allegato A ci sono persone stabilizzate, ovvero hanno garantito il reddito a prescindere se li assumiamo o meno: se fossero professionisti forse nulla da eccepire, dato che alcuni sono veramente dei fenomeni, ma il punto è che a noi ci decurtano 65000 euro a persona per ognuna delle 17 persone che dovremmo obbligatoriamente assumere da questa lista di poco piu’ di 100 persone. Piu’ il 25% del Contributo Unico! Roba da pazzi! O assumi la gente delle liste, che non puoi contattare,o ti tolgono il contributo per il personale!”.

Eh si, “roba da pazzi”! Hai diritto a 65.000 euro l’anno per ogni collaboratore del gruppo, e se non lo assumi non hai diritto a quei soldi: un fatto davvero sconvolgente! Non entro nel merito delle affermazioni del deputato Zaccagnini, permettendomi di evidenziarli che dato il curriculum medio del suo gruppo, al netto dei falsi e dei fake, potrebbe mostrare più rispetto. Soprattutto per un lavoro ed una funzione che è evidente per loro ammissione collettiva che non sanno fare. Mi permetto di aggiungere una considerazione personale, ma che lo prendono a fare lo stipendio i parlamentari a cinque stelle se, pagati per legiferare, ammettono di non saper scrivere una legge? Dov’è la battaglia a cinque stelle per la meritocrazia e la preparazione?

Segue – e lo riporto per dovere di completezza – solito delirio su casta&co: “L’allegato B invece è composto da persone non stabilizzate, circa 500: anch’esse sono solo una lista di nomi, senza contatti né curricula. Liste di nomi di amici e parenti, ma anche di professionisti: un macello creato dai partiti del potere e dal Palazzo della Camera, che ha autonomia finanziaria e che è forse una parte della Casta quanto le lobby che governano attraverso i politici dei partiti la situazione del paese”. Amici, parenti, lobby?

Il nodo è che il deputato Zaccagnini e il suo gruppo non sanno scrivere le leggi, vogliono assumere chi vogliono (come hanno fatto i consiglieri regionali là dove sono presenti) o farseli mandare a scatola chiusa dalla Casaleggio. E stride che in nessuna riga il deputato parli di “tagli”, anzi, ben attaccato ai fondi del suo gruppo parlamentare, grida allo scandalo se glieli tagliano per non utilizzo in funzione dello scopo di stanziamento.

All’inzio, ogni soap può “attirare” il neo telespettatore… ma dopo un po’, francamente stufa. Allora, cari sceneggiatori, un po’ di azione, stupiteci con qualche colpo di scena, ,a basta con questa banalità e mediocrità costante e quotidiana. Se il messaggio voleva essere “chiunque può fare il deputato”, beh, vi state smentendo da soli. Perché credo che quella parte di italiani che ha votato Movimento5Stelle vorrebbe e meriterebbe davvero di essere rappresentata meglio, con più dignità, professionalità e decoro. Anche perché se le uniche leggi a cinque stelle valide presentate sono leggi già vigenti… francamente…

Ma qualcuno potrebbe chiedersi chi sia il nostro deputato Zaccagnini. Romano, recidivo al "non sapevo". Eh si, il nuovo che avanza, un testimonial unico della nuova politica!

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Hanno creato questa società e sfruttando la situazione politica italiana si arricchiscono senza tanti rischi. I rischi li fanno correre agli Italiani con le loro chiusure ed i loro atteggiamenti che sono semplici e pure speculazioni sulla pelle di coloro che hanno creduto alle loro baggianate.
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