Grillo e la faccia come il culo
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Ho riflettuto a lungo su questo titolo, lo confesso.
Non amo i titoli "fatti apposta" al solo scopo di "attrarre lettori" – come quelli per intenderci alla Grillo, o i finti scoop in pieno stile Casaleggio che ritrovate in tutti i loro siti.
Non amo certi titoli anche perché non mi piace la volgarità, che considero a livello culturale una forma di violenza.
E tuttavia per una volta – una volta sola – aderisco alla accezione "liberatoria" e di "chiarezza semantica" che Grillo ha declinato dal vituperato-secondo-le-necessità Bruno Vespa.
Abbiamo sentito dire da Grillo che non avrebbe fatto un tour a pagamento, e poi l'ha fatto, senza battere ciglio... gli abbiamo sentito dire che la tv era "il male" ed abbiamo assistito ad espulsioni violente... sino a quando non ha deciso che la tv serviva, ha scelto chi come dove e quando poteva e doveva andarci.
Gli abbiamo sentito dire che lui in tv mai... che Vespa era il simbolo della casta... e poi lo abbiamo visto andarci, e andare anche da Vespa.
Ogni volta che Grillo sentenziava come balle quelle altrui, frotte di obbedienti ed osannanti fan hanno assaltato chiunque, dal giornalista al dissidente, in nome della coerenza del verbo del Megafono del movimento.
Finanche quando da megafono si è scoperto che ne era capo politico, che ne era proprietario del logo, del marchio, giudice unico e assoluto del chi è dentro e chi è fuori: senza appello.
Anche di fronte a tutto questo, schiere genuflesse di seguaci ad arrampicarsi sempre più ripidamente sugli specchi difendevano la linea.
Ha fatto sottoscrivere un contratto "illegale" ai candidati in Europa per cui oltre a multarli in caso di espulsione (sempre decisa da lui) solo lui poteva decidere chi assumere, come spendere i fondi dei gruppi, come comporre gli staff e infine con chi allearsi...
Ci aveva detto che se non prendeva almeno un europarlamentare più del pd si sarebbe ritirato.
...e invece eccolo andare a Bruxelles, prendere accordi in nome e per conto del suon movimento, e riproporre l'ennesima buffonata online, che più che una scelta democratica è qualcosa tipo "approvate voi la decisione che ho preso io?" ...ovviamente liberi di dire no... tanto non cambia nulla...
Si, perché democrazia sarebbe stata far scegliere prima di avviare accordi, tra tutti i gruppi esistenti e non tra due alternative tra l'altro collocate dalla stessa parte e senza dare chance "o così o fuori".
Grillo che liberamente insulta tutti e manda a fanculo chiunque, come fosse una catarsi collettiva che invece è semplice urlo della sua personale frustrazione, che non accetta "altro sito ufficiale" che non il suo blog personale dove tutti si devono genuflessamente recare anche solo per dire "si padrone", non si risentirà per questo titolo... forte si, ma davvero catartico e liberatorio.
Perché per chi non lo ricordasse, quando scrissi che sarebbe andato con la destra populista in Europa, mi mise tra i giornalisti del giorno, e disse che mentivo.
In realtà quello che emerge è che da quella bocca – spesso tastiera – esce davvero molto tanfo e molti "scarti populisti"... e quindi l'accostamento fisiologico, più che insulto in questo caso è quasi una antropo-localizzazione.
E sempre per restare in tema di balle, Grillo dovrebbe spiegare il vero perché le consultazioni online le fa terminare alle 19... semplicemente per stare sui tg della sera e sui giornali del giorno dopo.
Gliene frega nulla del voto e della partecipazione delle persone, che semmai potrebbero votare tornando a casa, dopo il lavoro, la sera...
Grillo esiste perché la vituperata tv e i pessimi giornali ne parlano, e lui fa tutto – dagli orari delle votazioni, ai tempi delle pubblicazioni dei post, ai titoli forti, agli show di piazza maleparoleconditi – per starci su questa pessima stampa.
Ecco perché Grillo ha la faccia come il culo.
Quell'organo fondamentale per espellere "le scorie" biologiche della società, ma che un po' tutti generalmente ci vergogniamo di mostrare in giro.
In gergo invece significa semplicemente "non vergognarsi mai", nemmeno delle menzogne collettive ripetute e reiterate, senza doverne mai rispondere, come se nulla fosse, come se non ti toccasse minimamente...
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