Buon Natale a Napoli e i regali della politica
Siamo in periodo natalizio, e come si conviene è quantomeno educato scambiarsi gli auguri. Li faccio ai lettori del Roma ed alla città di Napoli, che vive una fase in cui ne ha davvero tanto bisogno. I regali la città li sta già ricevendo, alcuni in anticipo ed altri si protrarranno sino a maggio, con le elezioni amministrative. Molti di questi regali non erano né graditi, né richiesti né necessari. E purtroppo non possono essere resi o sostituiti dopo le feste, né riciclati per essere sbolognati a qualcun altro. Almeno in questo noi umani siamo più fortunati delle città. Ma da noi il Natale è si festa collettiva, ma prima di ogni altra cosa è "questione familiare e casalinga". In casa PD la querelle delle primarie rispetta un rito che vede una prima fase in cui vengono proclamate in pompa magna, una seconda fase in cui si è alla ricerca del candidato unitario per evitare le primarie, un balletto di date (7 febbraio diventato 28 febbraio poi 6 marzo poi chissà), i veti incrociati sui candidati (che alla fine esistono per 48 ore sui giornali)... il tutto nella divinatoria attesa del nome benedetto da Renzi, anelito che salverebbe le sorti della locale classe dirigente: se vince, vince il pd, se perde, perde Renzi. Amen. In casa centrodestra le cose non vanno meglio. Si è parlato a lungo di una scelta alternativa a Lettieri, e di fronte alla minaccia di quest'ultimo di candidarsi comunque ed a prescindere, e di fronte alla conseguente inevitabile debacle ulteriore del centrodestra, almeno per il momento un'alternativa sembra scongiurata. Restano da affinarsi possibili alleanze e spartizioni dei teorici assessorati a che si possa almeno arrivare al ballottaggio. Ma non è scontato che si corra uniti, né qualche scissione tra le sigle storiche a caccia di qualche consigliere certo in barba alla politica. Tra le due palazzine si ricava uno spazio il prefabbricato "Italia Unica" di Corrado Passera che "appoggerà candidati civici col centrodestra" in tutta Italia. Da noi la nuova formazione vede come allenatore Paolo Cirino Pomicino. Tra i giorcatori citiamo l'ex deputato Fi Maurizio Iapicca (organizzatore regionale), Pino Bicchielli, Enzo Magaldi, come aspirante vicesindaco la sorella dell'ex governatore Alessandra Caldoro e come animatore il consigliere comunale uscente Stanisalo Lanzotti, mentre nuovi acquisiti nella campagna d'inverno sarebbero l'ex parlamentare Uder e Fi Sergio Iannuccilli e il presidente della Municipalità di Scampia Angelo Pisani (che festeggerebbe così il suo ventesimo cambio di maglia in carriera). In casa cinquestelle il Natale porta con sé lo scontro per la leadership locale tra Fico e Di Maio in vista della gestione dei collegi elettorali in Campania. Uno vale uno e sceglie la rete sembrano per il momento un "ricorso formale finale" quando i nomi saranno usciti dal cilindro. Il Movimento del Beppe nazional-popolare si porta avanti e ci regala il suo programma: una vera e propria Paperopoli. Niente più macchine (sic!) e niente più parcheggi (anche se siamo in deficit di 12mila unità). Nella "paese del sole e del mare" niente Porto (!), cartelli a misura di bambini, fiori e giardini sul modello della Svizzera. Assicurano che tutto si può riciclare e differenziare. Quanto al diritto alla salute, compito del Comune sarebbe informare (non meglio specificato). Niente su Bagnoli e Napoli Est. Tutto senza un minimo accenno a dove reperire le risorse per attuare questo programma, e nemmeno dove reperire quelle per erogare (sarebbe ora) i servizi minimi essenziali che qui mancano. Forse, nella loro Paperopoli, si fa affidamento sui fantastiliardi. In casa DeMa (per gli amici) il sindaco corre e rincorre selfie in centro, un babbo natale arancione (o rosso sbiadito) in cerca di alleanze utili a confermarsi l'accesso al ballottaggio che per lui è comunque garanzia di vittoria. Ci regala il 101esimo posto in classifica per qualità della vita ed un buco di bilancio da 50milioni. In compenso anche quest'anno il lungomareliberato sarà ancora la "discoteca a cielo aperto più grande del mondo".
Nella città della speranza e della disperazione tra sabato e domenica una baby gang ha cercato – per l'ennesima volta – di rubare l'albero di Natale in Galleria. Mi rivolgo a loro per chiedergli di lasciarci almeno le letterine dei bambini cariche di speranza per un anno migliore. Loro, sono gli unici incolpevoli di tutto questo. Buon Natale.