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Michele Di Salvo
09 Nov

Cosa succede in casa Pinterest

Pubblicato da Michele Di Salvo  - Tags:  pinterest, web, socialnetwork, economia, finanza

Cosa succede in casa Pinterest

La notizia può sembrare piccola e marginale. Ma non lo è.

Come di nicchia e marginale può sembrare Pinterest, e anche in questo caso non lo è.

Pinterest ha assunto come "primo direttore finanziario" Todd Morgenfeld - che è stato vice presidente della finanza a Twitter.

In generale questo tipo di assunzioni possono segnalare alcune cose.

Una è che, semplicemente, l'azienda ha come focus quello di tenere "i conti in ordine".
Ma a volte "tenere le cose in ordine" non è solo una mania (positiva) interna: lo si fa per una potenziale offerta pubblica iniziale.

Un rappresentante Pinterest detto che la società non ha "piani per una IPO in questo momento, piuttosto si concentra sulla crescita del business."

 

Pinterest è stato aggressivo espandendo i suoi strumenti di pubblicità.
A fine aprile la società ha annunciato che, per la prima volta da quanto esiste, circa la metà dei suoi 100 milioni di utenti mensili si era collegata dall’estero. Pinterest si considera ancora una startup e non ha particolare fretta di crescere.

Dato che non è quotato in borsa, Pinterest non è tenuto a rendere pubbliche molte informazioni sulle sue finanze. Da notizie circolate in modo informale alla fine dello scorso anno, la società prevedeva di produrre 170 milioni di dollari di ricavi nel 2015, ma il dato non è stato confermato né smentito dagli interessati. I responsabili del sito dicono comunque che tra il 2014 e il 2015 i ricavi sono aumentati di cinque volte e che ci sono “piani molto ambiziosi” per il 2016. Di recente il sito ha ricevuto un importante aggiornamento per diventare più stabile e veloce, novità che riguarda anche le applicazioni per smartphone, criticate in passato per essere poco affidabili e complicate da usare. Migliorare l’esperienza d’uso del sito era del resto una promessa fatta da tempo dai suoi responsabili.

Pinterest produce ricavi attraverso le pubblicità mostrate sulle pagine del suo servizio. I contenuti sponsorizzati sono abbastanza mimetizzati con il resto dei pin, e funzionano più o meno come i contenuti sponsorizzati su Instagram. Un marchio apre un account su Pinterest, gestisce i suoi pin e ogni tanto ne sponsorizza qualcuno per fare in modo che sia messo in evidenza nelle bacheche di Pinterest dove gli altri utenti raccolgono i loro pin. In questo modo fanno arrivare nuove persone verso i loro siti, dove possono vendere prodotti o farsi ulteriormente pubblicità.

 

Un modello di espansione lento, un social specifico e di nicchie precise, che non insegue Facebook sui grandi numeri, né Twitter sulla velocità, né Instagram sulle foto, ma ha una sua dimensione specifica. Che sembra funzionare.

Il valore della società è stimato intorno agli 11 miliardi di dollari e si parla da tempo di una sua quotazione in borsa, che potrebbe portare nuovo denaro per fare ulteriori investimenti grazie alla vendita delle sue azioni.
L'assunzione si Todd Morgenfeld – che coordina uno staff di ben quaranta persone – può essere indice di una quotazione in borsa, semmai nel primo trimestre del 2017, come anche una mosaa per farlo credere, così da far salire ancora il valore di stima iniziale.

Può essere un modo per tenere i conti in ordine per investirori diretti, o anche semplicemente per gestire al meglio i più di 1,3 miliardi di dollari in capitale già raccolti da parte di investitori specializzati, tra cui SV Angel, Rakuten e Bessemer Venture Partners.

E tuttavia c'è da aggiungere che è difficile che questo titpo di investitori entri in una start-up in modo così massiccio ed evidente – anche sul mercato – se non in previsione proprio di una quotazione.

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