Era il 2 agosto del 1980
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Il bello del teatro è che puoi immaginare, senza necessariamente essere fedele alla storia o ai luoghi, ed anche se non sono un attore, né voglio cambiare mestiere, userò la magia del teatro per raccontare una storia.
Mi piace immaginare che questo viaggio cominci quando avevo quattro anni e mezzo, il 2 agosto del 1980, se gli vogliamo dare una data precisa.
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Io sono in macchina, siamo partiti presto, in questo due agosto 1980, per arrivare per pranzo a Bari dai miei nonni.
Come ogni estate andrò alla Fiera del Levante.
Sono le 10 e 25 del mattino e mi sveglio di soprassalto.
Credo di averlo sentito lo scoppio.
Il 2 agosto 1980 alle 10:25, nella sala d'aspetto di 2ª classe della stazione di Bologna, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia, esplose, causando il crollo dell'ala ovest dell'edificio.
L'esplosione causò la morte di 85 persone ed il ferimento o la mutilazione di oltre 200.
Non me ne voglia nessuno, ma io tra tanti oggi penso a quattro bambini, che oggi sarebbero miei coetanei, alle cose che avrebbero fatto, e alle colpe che ineluttabilmente non avevano.
Penso a Luca MAURI, anni 6, Kai MADER, anni 8, Sonia BURRI, anni 7, Angela FRESU, anni 3
E poi mi pare di vederli
Cesare Francesco DIOMEDE FRESA, anni 14, e Manuela GALLON, anni 11, che si raccontano come hanno lasciato rispettivamente le scuole elementari e le scuole medie.
E poi mi immagino i tanti ragazzi sul quel treno, nel pieno del loro amore, dei primi viaggi, con gli occhi aperti sul mondo, col cuore che batte forte, nei loro sentimenti e nelle loro aspettative verso la vita, quella bella.
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