Grillo torna delle vacanze
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Dopo alcune settimane Grillo e' tornato in gran forma dalle (sue) vacanze.
Ce ne rallegriamo, anche se di una certa politica non so quanti italiani, davvero preoccupati per i problemi veri del Paese e delle loro vite, abbiano sentito davvero la mancanza. Per lui la politica e' un gioco, che paragona agli scacchi, e i problemi delle persone, le posizioni politiche, i voti parlamentari, le alleanze, altro non sono che "mosse" studiate al solo scopo di vincere.
"Il MoVimento 5 Stelle è rivoluzionario. Vuol cambiare la società, restituire ai veri giocatori, i cittadini, la scacchiera, il gioco... I pezzi bianchi non possono allearsi con quelli neri. A differenza degli scacchi in questa partita non è previsto il pari, ma solo lo scacco matto. Siamo in guerra, una guerra che deciderà il destino di questo Paese".
E' l'idea di politica come scontro, come guerra, con avversari da abbattere e non con "altri con cui dialogare e confrontarsi" per affrontare al meglio i problemi comuni di un comune Paese in un comune futuro.
Un'idea utile sul piano comunicativo per rinsaldare le fila, per incoraggiare il manicheismo tra buoni (solo quelli che un ex comico miliardario, beneficiario di ogni genere di condono fiscale ed edilizio) definisce tali, e i cattivi (tutti gli altri, indistintamente).
Un'idea e una visione che pero' con la politica, e con soluzioni concrete a problemi reali ha poco o nulla a che vedere.
"Non è più tempo di parlarsi addosso, ma di azioni, di segnali, di presenze. Il Parlamento si è dimostrato una scatola di tonno vuota, il contenuto lo aveva già divorato da tempo il Sistema. Bisogna tornare nelle piazze e pretendere che la RAI diventi una casa di vetro, oggi è solo uno strumento di propaganda in mano ai partiti. Con i fatti, non con le parole."
Non e' ben chiaro quali azioni vere e concrete avrebbe fatto il M5S per "aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno" - e gia' questa immagine la dice lunga sulla concezione delle istituzioni nel grillopensiero, ma sta di fatto che per non dire di non aver fatto nulla, e' piu' semplice dire che la scatola era vuota.
Stavolta tocca alla Rai, quella che lo ha cacciato negli anni d'oro e di cui vuole probabilmente vendicarsi. Che l'obiettivo fosse quello poteva intuirsi dall'unica presidenza di commissione cui davvero il M5S teneva, quella di vigilanza.
Con Grillo sono tornati dalle vacanze i parlamentari M5S con i loro narcisismi in diretta streaming e la loro percezione della realtà da assemblea condominiale.
Il tema modestamente non cambia, e le querelle sempre le stesse: democrazia interna, gli uomini scelti da Casaleggio (Messora in primis), parlare se e quanto con i giornalisti... Come un brano messo in pausa e che riparte dallo stesso punto di qualche settimana fa.
Come se nulla fosse succeso durante, e come se tutti gli altri problemi non fossero rilevanti. Bonta' loro...
Per tornare alla metafora di Grillo, in questo gioco, stavolta di ruolo, ci sono i soliti grillini duri e puri (i talebani) che minacciano espulsioni e pltoni di esecuzione troll pronti sul "sacro blog" e in diretta streaming. Poi ci sono i presunti “dissidenti” che invece si sono accorti che alleandosi al Pd (?) prendendo il posto del Pdl potrebbero portare a casa spazi, poteri e risultati.
Ci sono i pontieri dei mille distinguo, e i fanta pirati da arrembaggio, ovvero quelli che vedono la chance di un governo a guida 5 stelle con qualche appoggio del Pd.
Grilo sa che i giochi si vincono attraverso l'uso delle regole, e farebbe di tutto
per tornare al voto subito per non cambiare la legge elettorale perche' sa che con una legge elettorale normale non potrebbero scegliere (lui e Casaleggio) i parlamentari ma sarebbero i cittadini italiani a farlo e non sul server aziendale ma nelle urne. E senza controllo assoluto e totale dei “cittadini parlamentari” Grillo e Casaleggio al massimo possono fare quello che dichiarano di essere, megafoni.
Oggi Grillo il suo pensiero lo affida ad un elettore fedelissimo all'unica linea bene accetta, quella del copincolla: "Ma davvero Orellana vuol fare lo scilipote? Ho votato M5S (e, fino ad ora, sono molto soddisfatto del voto dato ad un movimento di vera opposizione, cosa che mancava da almeno 20 anni), cioè ho dato il mio voto al MoVimento che si è impegnato a non fare alleanze con questi partiti. Inutile aggiungere che in caso di convergenza col PD il mio voto al M5S sarebbe perso per sempre! Tutte le persone che conosco e che hanno votato M5S la pensano esattamente come me..." Amen.
Dunque chi critica diffama e sparge fango, chi dissente e' un traditore della linea unica dura e pura, la priorita' e' conquistare la Rai, e la politica va fatta in piazza, con quei toni pacifici e non violenti al grido di Vaffa... (che ricorda tanto quando la lega ce l'aveva duro).
Ma la domanda e' sempre la stessa, davvero sono queste le priorita' del Paese?
E' questa la politica di cui abbiamo bisogno e che vogliamo?
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