Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
Michele Di Salvo
06 Jan

Non dimentichiamo “la materialità”: negozi e prodotti.

Pubblicato da micheledisalvo

Il commercio equo è una bella palestra di realismo e idealismo insieme per quel suo essere sempre a metà tra mercato e cooperazione, necessità di far quadrare i conti aziendali propri e altrui.

Un paio di anni fa una cooperativa che avevo aiutato a nascere mi ha chiesto un paio di consigli su come migliorare la propria comunicazione. Si tratta di una bella organizzazione che opera a livello europeo, con un catalogo prodotti di centinaia di referenze alimentari e di artigianato.

Ho subito pensato: dove sta il principale punto di contatto con il target?
E quale può essere il canale più efficace per guidare la sua scelta di acquisto e successivamente fidelizzarlo?

La risposta mi sembra semplice, quanto non esplorata da altri: il prodotto, il packaging col quale lo si vende

E’ in quelle “facciate di cartone colorato” che noi dobbiamo dare informazioni veramente “forti”, cercando di realizzare quello che nel webmarketing si chiama “conversion improvement”, cioè che trasformi la visita in vendita.
Per capire quanto le informazioni normalmente contenute nel pack non siano “forti” fate questo esperimento: prendete in mano un prodotto che non avete mai acquistato e che vi interessa vagamente, e poi leggete quello che c’è scritto.
Vi ha colpito?
Ora prendete un prodotto concorrente: in cosa, tra le informazioni contenute nel suo pack, è più competitivo del primo prodotto?
Se le vostre risposte sono negative, allora queste aziende stanno sprecando il loro principale punto di contatto diretto con i target.

Individuato il problema, non resta che provare a risolverlo: due le principale aree di azione. La prima sono i contenuti: stampare informazioni veramente essenziali, capaci di cogliere l’interesse e di stuzzicare il primo acquisto.
La seconda è la creazione di una relazione: instaurare un rapporto duraturo con il cliente, al fine di fidelizzarlo.

Sembra facile. Ma non lo è.

Condividi post

Repost0