Un insieme di articoli utili…
È quello che trovate nel The New Media Handbook – http://nmtpr5c.blogspot.com/ o anche nel secondo dei loro blog, dedicati al giornalismo in maniera specifica The Republic Of PR MC22S5B – http://peopleof5b.blogspot.com/.
Un blog di studenti di pubbliche relazioni di Singapore che lo ha realizzato in forma collettiva [rispettivamente, come dai nomi dei blog, la classe 5c e 5b]
A differenza di altri strumenti di informazione, ricerca e condivisione (come ad esempio quello della mia amica Susan Sivek che trovate tra i link), qui non c’è una chiave di lettura e di rappresentazione da un punto di vista scientifico, accademico, tecnico.
Si tratta infatti di articoli, anche molto ben fatti, di semplici studenti, che però “vivono” i new-media attraverso la propria esperienza concreta e funzionale.
Molte delle loro considerazioni incrociano il “vissuto” con il confronto diretto e le “nozioni” di analisi accademiche, in qualche maniera “trasformando” lo stesso strumento che sino a quel momento li aveva visti come semplici fruitori passivi.
Un modello di analisi su cui sempre più frequentemente i “tecnici” e gli “accademici” della comunicazione e delle scienze sociali in generale si stanno confrontando, anche per comprendere e cercare di “misurare” come ed in che tempi i newmedia si modificano e tengono conto delle esigenze di utenti, giovani, sempre più critici e competenti.
Se questo approccio può sembrare “poco rilevante” consentitemi di dissentire.
I social network esistevano da prima di Facebook, e ciascuno era gestito dai migliori programmatori e progettisti.
Il successo, soprattutto della diffusione capillare di questo “nuovo” social network è stato determinato da due fattori: la rapidità della ricettività delle esigenze dei suoi iscritti, e soprattutto la capacità di sintesi delle migliori caratteristiche proprie di altri “luoghi sociali”.
Facendo qualche piccolo-macro esempio: lo status da linkedin, i commenti pubblici da twitter, da cui è stato preso anche il “condividi lo status” che altro non è che il retweett”, lo status sentimentale da aol, l’immagine profilo da msn, la mail da google da cui ha anche “attinto” la funzionalità del motore di ricerca, e così via.
Ben quattro realise non solo grafiche ma funzionali in soli due anni, e otto complessive in sette anni lo rendono il “sistema di comunicazione integrato” più innovato del web.
Se a questo aggiungiamo la gestione “open” per cui tutti possono diventare sviluppatori – sul modello Apple, il suo successo è chiaro.
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Fonte: www.crossmediadv.com