Informazione e comunicazione ai tempi del web
Il tema della comunicazione politica nell'era digitale rischia di inciampare nelle facili trappole ed esemplificazioni tipiche del cyberutopismo che tanto affascina sia i protagonisti della scena politica sia gli spin-doctor sia un pubblico i cerca di vie messianiche che ci parlino di partecipazione diretta e democrazia dal basso.
È essenziale ritornare a considerare complessivamente le categorie dell'informazione, attraverso cui appunto avviene la comunicazione politica, e ripensare il web semplicemente come un nuovo medium attraverso cui questa informazione si compie.
Partirò valori dell'informazione, in particolar modo dell'informazione e comunicazione politica, affrontando termini come obiettività, imparzialità, neutralità, verità e del contributo dei media di massa a quell'insieme di valori politici di apertura e di responsabilità democratica che vanno sotto il nome di 'trasparenza', e di come i mezzi di comunicazione ed informazione non solo non contribuiscano alla trasparenza politica, ma anzi diventino strumento di una vera e propria opacità, se non simulazione.
Un ruolo specifico in questa azione mistificatoria è esercitato dal mezzo televisivo, sia attraverso la spettacolarizzazione sia attraverso la creazione di eventi mediatici come strumento di comunicazione politica, sia attraverso una vera e propria cultura dello scandalo ed il conseguente assottigliamento del confine pubblico/privato come strumento di apparente trasparenza.
Affronterò la trasformazione dei media dell'informazione.
Attraverso queste nuove declinazioni e questi nuovi territori fatti di spazi e tempi nuovi parleremo delle caratteristiche della comunicazione (in particolar modo politica) nell'era del web, la chiameremo "comunicazione 2.0" e ne affronteremo il nuovo vocabolario; il web come "contenitore utopico", le dinamiche di gruppo al'interno di questo contenitore e gli atteggiamenti di approccio, in particolare analizzando gli aspetti peculiari delle nuove socializzazioni, tipiche della dimensione online, e della percezione e auto-percezione che ne derivano.
Infine vedremo alcune forme tipiche della comunicazione online (non solo politica): blogger, webjournalism, influencers, ed attraverso la quali-quantificazione di questi soggetti cercheremo di comprendere come ed in che modo misurare la rilevanza di queste nuove grandezze della comunicazione sociale.
Il nuovo villaggio globale è sempre più simile ad un mondo “iperinformato” in cui la domanda di informazione viene spesso confusa con l'offerta di opinione, ed in cui mancano gli strumenti di discernimento e di individuazione del corretto confine tra ciò che è fatto, ciò che è notizia, ciò che è informazione e ciò che è opinione. Eppure è solo attraverso un corretto processo informativo che può trovare le sue basi quella coscienza e consapevolezza attraverso cui il cittadino esercita i suoi diritti, risponde e chiede conto dei doveri, e determina la vita dei processi democratici.
Qualsiasi sia quindi il medium di cui parliamo, occorre una riflessione critica sul sistema dell'informazione e dei mass media, su come spesso attraverso un legame non sempre chiaro e limpido la politica trasforma se stessa in fenomeno mediatico e il sistema dell'informazione diventa un pezzo della comunicazione politica ed in cui il web finisce con l'essere territorio di amplificazione di questo o quel messaggio.
Introduzione
1 Obiettività, imparzialità, neutralità e verità
2 I massmedia e la simulazione della trasparenza nella comunicazione politica
3 L'informazione politica televisiva in Europa
4 L'informazione politica televisiva in Italia
5 Dal villaggio globale al tempo di Internet
6 La comunicazione 2.0
7 Il nuovo vocabolario della comunicazione politica
8 I luoghi del web
9 La social-auto-percezione
10 Influencer e blogger di area
11 Chi sono e cosa fanno gli influencers
12 Cosa fa e come si diventa influencer nel web
13 La misurazione della web influence