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Michele Di Salvo
06 Jan

Il valore della newsletter

Pubblicato da micheledisalvo

Chi mi conosce da tempo, quando gli faccio vedere i miei ultimi progetti, quando arriva alla pagina della newsletter inizia a sorridere. “Ah, strano, in questo progetto hai inserito anche la newsletter…”: è vero, sono un patito di questo strumento. Ma i numeri mi danno ragione. Eccone alcuni:

“Oggi la posta elettronica tende a configurarsi come lo strumento privilegiato per la gestione di relazioni autenticamente personalizzate e ad essere percepita come un reale servizio a valore aggiunto sia per i singoli utenti sia per l’intera organizzazione aziendale” (Osservatorio  Posta Elettronica 2009) Il 45% degli italiani ha almeno una casella di posta elettronica, età media 37 anni. (European Email Marketing Consumer Report) Il 95% gli utenti si iscrivono a newsletter per rimanere in relazione con fonti di informazioni che ritengono interessanti. L’informazione e l’attualità è il terzo argomento più seguito (dopo dopo il turismo e l’e-commerce), e raccoglie il 37% della popolazione. Sono circa 4 milioni gli italiani che si connettono alla propria casella email dal cellulare.
Si tratta del 18% dei 21,4 milioni di nostri connazionali maggiori di 15 anni che si connettono a internet almeno una volta alla settimana (European Email Marketing Consumer Report)

La questione è un’altra: come renderla efficace?

Dipende dalla qualità dei contatti, dai canali in cui reperirli, dai contenuti della newsletter, da come si riesce a catturare l’attenzione del lettore in quei fatidici tre secondi in cui legge mittente e oggetto dell’email…

Questi sono gli elementi che distinguono una newsletter professionale da una fai-da-te!

Il successo di una campagna di newslettering dipende da:
◦40% database efficace
◦40% contenuti
◦20% scelte creative
(Fonte: Email Marketing by the numbers, Chris Baggot)

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